Nell’ultimo post del nostro blog di settembre, abbiamo discusso dell’allevamento dei vitellini dai primi giorni di vita fino a raggiungere i 90 giorni. Durante il secondo e il terzo mese, i vitelli entrano nella fase di svezzamento, durante la quale la loro dieta liquida viene gradualmente arricchita con alimenti secchi ad alto contenuto proteico e di alta qualità.
In questo stadio, è cruciale considerare non solo l’età del vitello, ma anche il suo peso corporeo e il suo stato di crescita. Ogni vitello può avere bisogni diversi, poiché non tutti raggiungono lo stesso livello di sviluppo contemporaneamente. Il periodo di svezzamento segna la transizione da un sistema digestivo monogastrico a uno ruminante; il rumine inizia a funzionare grazie all’assunzione di alimenti solidi, anche in piccole quantità. Un corretto sviluppo del rumine è essenziale per favorire la fermentazione degli alimenti e garantire l’energia necessaria, evitando perdite di peso nel periodo post-svezzamento e contribuendo alla crescita di animali sani e robusti.
Fino a sei mesi di vita, i vitelli sottoposti a stress psicologico hanno bisogno di attenzioni e cure specifiche per supportare il loro sviluppo.
È importante adottare pratiche di allevamento che minimizzino i cambiamenti nei gruppi di vacche da latte, poiché ciò aiuta a mantenere legami sociali duraturi e stabilità all’interno del gruppo. (EFSA, 2012b – Raccomandazione 65).
Ecco alcune buone pratiche da seguire per i vitelli di 90 giorni:
1. Riduzione graduale del latte: È fondamentale diminuire lentamente l’assunzione di latte per permettere all’animale di adattarsi, evitando che riceva alimenti liquidi dopo la decima settimana.
2. Nutrizione e monitoraggio: Nutrire e controllare i vitelli due volte al giorno, assicurando un’illuminazione e una ventilazione naturali.
3. Sanificazione degli ambienti: Gli spazi devono essere puliti e controllati, poiché i vitelli sono suscettibili a malattie polmonari e enteriche.
4. Stabulazione collettiva: I vitelli devono essere trasferiti in stabulazione collettiva a 60 giorni, come previsto dalla legge.
I vitelli hanno nuove esigenze: interagire, socializzare e muoversi sono fondamentali per il loro benessere. Diverse soluzioni sono state sviluppate per soddisfare queste necessità.
Per i vitelli allevati in gruppo, lo spazio disponibile deve essere di almeno 1,5 metri quadrati per vitelli sotto i 150 kg, 1,7 metri quadrati per quelli tra 150 e 220 kg e 1,8 metri quadrati per quelli oltre i 220 kg (decreto legislativo n. 126 del 7 luglio 2011).
In situazioni eccezionali, sotto la supervisione di un veterinario, un vitello può essere isolato per motivi sanitari o se il gruppo totale è inferiore a sei capi, e il vitello è stabulato con la madre.
Gli ambienti dedicati agli animali devono avere una base asciutta e consentire un facile accesso a cibo e acqua in abbondanza. È consigliabile creare spazi appositi, facili da pulire e gestire, piuttosto che utilizzare aree ricavate all’interno di una stalla.