Tutti sappiamo come le api ci forniscano prodotti preziosi e unici, ottenuti dalla loro attività nell’alveare: ovviamente il miele, ma anche polline, pappa reale, cera, propoli e veleno, che da sempre l’uomo utilizza con tantissimi scopi diversi. Scopriamo insieme in questo articolo perchè le api sono importanti per l’ambiente e per le nostre colture.
Perchè le api sono importanti: qualche dato
È ormai noto che le api sono fortemente a rischio per via dei cambiamenti climatici e per l’enorme impatto dell’uomo sull’ambiente.
Secondi i dati dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ‘’in Europa il 9,2% delle specie di api europee sono attualmente minacciate di estinzione. […] A causa di alcune scelte della moderna agricoltura come la monocultura, l’eliminazione delle siepi e l’impiego dei fitofarmaci, nonché l’alterazione e la frammentazione delle aree naturali, l’ambiente è divenuto inospitale per la maggior parte degli insetti pronubi’’.
Avrete sicuramente già sentito la famosa citazione che Einstein fece in riferimento al mondo delle api, affermando che agli esseri umani rimarrebbero soltanto 4 anni di vita dopo l’estinzione delle api. Non ci sbilanciamo sulle tempistiche ma una cosa è certa: senza api il nostro ecosistema sarebbe compromesso per sempre.
Si pensi che le api sono il terzo “allevamento” da reddito più importante del mondo: in prima e seconda posizione si trovano rispettivamente i bovini e i suini ed in quarta il pollame.
Proprio per ricordare al mondo l’importanza delle api (e degli impollinatori in generale) le Nazioni Unite hanno recentemente istituito il World Bee Day, che si celebra il 20 maggio; in onore di Anton Janša (20 maggio 1734– 13 settembre 1773), allevatore e pittore sloveno noto per essere stato uno dei pionieri dell’apicoltura moderna.
Un po’ di numeri dalle statistiche delle Nazioni Unite:
– quasi il 90% delle piante da frutto del mondo devono la loro esistenza agli animali impollinatori e gli insetti pronubi;
– più del 75% delle colture mondiali dipendono dagli impollinatori, che garantiscono qualità del prodotto;
– più del 35% dell’agricoltura mondiale è strettamente legata a questi insetti laboriosi che assicurano la biodiversità.
Perchè le api sono importanti: l’impollinazione
Questo piccolo insetto è stato, ed è, in grado di cambiare l’aspetto della terra e grazie a lui molte piante si sono evolute e sono arrivate a noi, condizionando anche le nostre abitudini alimentari.
Per trasmettere il proprio patrimonio genetico – contenuto nel polline – le piante producono nettare, una sostanza zuccherina inutile per la vita della pianta stessa, ma che rappresenta un nutrimento indispensabile per gli insetti impollinatori. Questi, in particolare le api, raccogliendo il nettare si sporcano di polline che verrà trasportato in maniera del tutto casuale ad altri fiori, realizzando un meccanismo fondamentale per il mantenimento della biodiversità: quello dell’impollinazione.
Senza il loro lavoro non vedremmo solo venir meno la quantità e qualità degli ortaggi ma potremmo veder diminuire la disponibilità di prodotti caseari, perché l’impollinazione dell’erba medica, foraggio dei bovini da carne e da latte, avviene appunto grazie alle api.
Quiz time! Lo sapevi perché non si vedono tanti fiori spontanei di colore rosso?
La “simbiosi” api-flora è talmente efficace che il fatto che le api europee non vedano il colore rosso ha determinato, nel nostro continente, la scarsa presenza di fiori spontanei di questo colore e un’abbondanza di fiori dai colori visibili alle api, la gamma che va dal bianco all’ultravioletto!
Quali sono le strade possibili?
Un’alternativa potrebbe riguardare l’impollinazione artificiale (manuale o meccanica), che viene già praticata in caso di mancanza di impollinatori naturali o quando si vogliono ottenere e controllare particolari incroci nelle piante. Al momento tale pratica non è però perseguibile su larga scala dati gli altissimi costi e i risultati non significativi.
Il ruolo dell’impollinazione artificiale può banalizzare però il rapporto tra impollinatore e pianta che è molto più complesso e non si limita solo alla fecondazione ma ad una serie di funzioni, ancora oggi non completamente chiarite.
L’altra alternativa secondo l’ISPRA è quella di ‘’una vera e propria “riprogettazione” agricola.
Questo significa ripristinare gli habitat delle api e degli insetti pronubi, ad esempio introducendo filari, siepi e prati impiantate ai margini dei campi coltivati, ma anche reintroducendo la rotazione delle colture,..’’.
Perciò non dimentichiamoci che è soprattutto grazie al loro operato che possiamo gustarci pane e miele al mattino, assaporare un po’ di frutta fresca estiva e rimediare alle mangiate della domenica con una bella e sana insalatina!